Fuori dall'Italia
Auto Union DKV alimentata a miscela

Auto Union DKV alimentata a miscela

Acquario di MonacoA

ACQUARIO  DI  MONACO
Acquario di Monaco
Cerimonia cambio dellla guardia a Monaco

Cerimonia cambio dellla guardia a Monaco

La grande avventura 2* PUNTATA [prime uscite dall’Italia]

L’avventura dell’autostop si era conclusa nel 1960 e, durante circa un anno di lavoro, oltre che espletare le mie mansioni, trovavo spazio per fantasticare sulle possibili mete delle mie prossime vacanze. Andava di moda in quegli anni la Costa Azzurra, luoghi bellissimi ed ancora incontaminati di cui si parlava molto soprattutto perché era la dimora di BB, alias Brigitte Bardot, bomba sexi del momento. Perché allora non fare un giro lungo la costa con meta Saint Tropez?.

Cartina della Francia con particolare rilievo per la Costa Azzurra, stesura di un possibile itinerario segnando le località più interessanti e significative, ricerca di compagni di viaggio e via!! Via si fa per dire perché il mio amico dell’autostop non era disponibile e comunque non interessato a quel tipo di vacanza. Altri compagni o amici non erano disponibili. Rinunciare? Giammai, e allora si parte da soli con una magnifica DKW Tedesca [ foto a inizio testo] della AutoUnion (sfido chiunque a ricordarsela) che avevo acquistato o meglio, mi ero fatto convincere ad acquistare, decantata come se fosse una cosa unica o quasi.

In effetti forse unica no ma pochi esemplari sì perlomeno in Italia. Oltretutto non “andava” neanche a benzina ma, udite udite, era un due tempi a miscela. Sì proprio quella che, allora, si usava per le motociclette. Invero, problemi meccanici non me ne ha mai dati ma vi immaginate le difficoltà per i rifornimenti? Tralasciamo. Nessuna tappa in Italia ma direttamente alla frontiera di Ventimiglia, guardato con curiosità dai doganieri (forse non io ma la mia macchina) e tappa a Montecarlo dove mi sarei fermato per la notte. Il giorno appresso, come resistere al fascino di uno dei Casinò più mitici dell’epoca? Montecarlo era frequentato da gente famosa che talvolta si giocava delle fortune con sorti alterne. Che ci facevo lì? Niente naturalmente, era solo curiosità. Però però, una puntatina così per provare.. Entro e rimango affascinato dalle luci splendenti, dalle molte persone che si alternavano ai tavoli per giocare salvo cambiare frequentemente posto per tentare con altre tipologie di gioco. A cosa giocare? Ma alla roulette naturalmente, col gioco del ...pitocco.

Se non lo conoscete ve lo spiego in breve anche perché non c’è molto da dire. Come saprete, alla roulette, oltre ai numeri in varie combinazioni, si può puntare sui colori vale a dire il rosso o il nero. La “furbizia” consiste nell’attendere che un colore esca per almeno tre o quattro volte di seguito. E poi? Ma è semplice: Si punta sul colore opposto e si aspetta. E se esce ancora l’altro colore? Bé, hai perso!! E la furbizia? La furbata, geniale, consiste nel puntare ancora sullo stesso colore ma raddoppiando la posta. Così si recupera quanto perso prima e si incassa la vincita. Semplice.

Mica male come idea, sembra convincente. Sembra sì, perché il problema sta nel capitale a disposizione che deve essere considerevole per far fronte ai numerosi raddoppi che il tipo di gioco richiede. Il pitocco, che si accontenta di vincite modeste, non dispone certo di grandi somme per cui, il ritrovarsi senza soldi è un evento quasi sicuro e anche a breve termine. Provare per credere!!

Resta comunque l’emozione di aver vissuto per un giorno nell’atmosfera del cosiddetto bel mondo, momento da ricordare ma senza aneliti particolari. Oltre al casinò, Montecarlo offre altre bellissime opportunità di ammirare ambienti unici come il meraviglioso Acquario  [ foto a inizio testo] dove trovare specie di fauna acquatica tra le più complete al mondo Visitandolo, ci si rende conto che Acquario é un termine riduttivo perché si tratta di un vero e proprio Museo Oceanografico dove i “reperti” sono esseri viventi.

Decisi di fermarmi ancora un giorno o due per visitare la Cattedrale ed assistere al cambio della guardia all’ingresso del palazzo dei Principi, niente a che vedere con quello celeberrimo di Londra ma comunque un bello spettacolo. Il giorno appresso approfittando di una sveglia molto mattiniera, feci un giro per la Monaco vecchia che si stende ai piedi della “rocca”, dove sorge il Palazzo dei Principi, e accoglie i visitatori con viuzze, negozietti e pasticcerie dalle vetrine variopinte e invitanti, oltre a una serie di luoghi storici e monumenti. Molto importante è anche il giardino esotico di Montecarlo che  raccoglie una grandissima varietà di piante grasse, che grazie alla diversa provenienza fioriscono in ogni momento dell’anno.

Lasciata Montecarlo non senza aver fatto il giro sul circuito automobilistico che vede tutti gli anni sfrecciare i bolidi della formula 1, mi dirigo verso Nizza dove conto di fermarmi almeno un giorno per poi procedere verso Cannes. Non c’è granchè da dire su queste due tappe. Nizza, capitale della costa azzurra, famosa per la Promenade des Anglais, il lungomare lungo qualche chilometro che costeggia la Baia degli Angeli. Le classiche sedie blu permettono di godersi liberamente il sole . Molto spettacolare è la Cattedrale Ortodossa dedicata a San Nicola, uguale a quella di San Basilio a Mosca. Il centro cittadino ospita, nell’omonima piazza, il monumento a Garibaldi, l’eroe dei due mondi nato qui a Nizza quando ancora era italiana.

Seconda tappa prima del balzo verso Saint Tropez, è Cannes, famosa soprattutto per il Festival del Cinema che richiama divi e curiosi come me, in questo caso, da tutto il mondo. Ma, a parte questo aspetto specifico, caratteristiche sono le case color pastello, il centro storico e la Croisette , il lungomare di 2 km con davanti la spiaggia e alle spalle negozi ed hotel di lusso. Per finire, da visitare è l’ isola di Santa Margherita, dove il Cardinale Richielieu fece costruire una prigione per “ospitarvi” il misterioso personaggio dalla Maschera di Ferro.

Ma adesso, rotta per Saint Tropez dove giungo dopo alcuni Km di guida al rallentatore causa traffico intenso,  Dagli anni ’60, ormai, la cittadina della Costa Azzurra, affacciata su una splendida baia naturale. è la meta preferita di ricchi veri, altri un po' meno, attori affermati o in cerca di gloria. Locali alla moda, ristoranti costosi, super Yacht ancorati nel porto e boutique di marche famose concorrono a creare la sensazione di essere in una riserva per solo ricchi. Affascinato e abbacinato da tanta ostentazione di lusso, decido di fermarmi solo per pernottare e poi ripartire verso casa dove giungo dopo un giorno intero passato alla guida.

Che dire di questa “escursione” in Costa Azzurra? Interessante sotto alcuni aspetti ma modalità da non ripetere- Non è un tipo di vacanza che mi piace.

Fine della II° puntata 

Palazzo del Cinema a Cannes

Palazzo del Cinema a Cannes

Si tenta la fortuna!!!

Si tenta la fortuna!!!

Isola di Santa Margherita

Isola di Santa Margherita

Promenade des Anglais a Nizza

Promenade des Anglais a Nizza

Casinò di Montecarlo

Casinò di Montecarlo